sabato 15 marzo 2008

Dal singolare al plurale

Una piccola nota ad un plurale che mi lasciava perplessa: quello di "staio".
Ho fatto una piccola ricerca e ho risolto i miei dubbi.
Il termine staio ha ben tre possibilità di plurale, legate al significato che il termine assume.
Quando con staio si intende l'unità di misura di capacità per aridi, il plurale è staia.
Quando invece con il termine si indica il recipiente per la misura di uno staio (in legno, cilindrico e a doghe cerchiate) il plurale è stai.
Quando ci si riferisce, per estensione, alla superficie di terreno occorrente per seminarvi uno staio di grano, il plurale è staia, ma anticamente era usato anche staiora "a costoro per queste sue opere tanto egregie fu donato dal pubblico due staiora di terra per ciascuno" (Machiavelli, Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio,24)

1 commento:

CristianD ha detto...

Come misura di superficie, diffusa soprattutto in ambito trentino e èiù specificamente anaune, segnalo il "broz", latinizzato in "brozium". Veniva usato soprattutto per dare l'estensione dei prati: il "broz" in dialetto non è altro che il carro (molto spartano) per portare il fieno. Quindi si passa dall'unità di produzione all'unità di superficie.